Intervista dal presidio contro lo sgombero dell'occupazione di via Zago 1
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Radio Spore
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2022-05-17
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GR
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Palestina, Nakba, Kurdistan, Cuba, Cile, giornalista, Spagna, aborto, salute mestruale, Open Arms, Salvini, esercito, Sardegna
[29.0 MB
| 28 mins, 18 secs
| 224 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 48000kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 17/05/2022
Gr della Ciurma Pirata del 11/05/2022
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Radio Spore
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2022-04-12
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GR
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Ucraina, armi, Grecia, ferrovie, diseguaglianze, povert, Palestina, Oxfam, fame, Messico, Ayotzinapa, El Salvador, maras, Pisa,
[24.9 MB
| 23 mins, 31 secs
| 224 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 48000kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 12/04/2022
Gr della Ciurma Pirata del 17/09/2021
Gr della Ciurma Pirata del 28/05/2021
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Radio Spore
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2021-05-25
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GR2021
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morti in carcere, frontiere, migrazioni, Bosnia, Musa Balde, Colombia, Ceuta, Marocco, Turchia, Palestina, lavoro
[24.7 MB
| 26 mins, 14 secs
| 224 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 25/05/2021
Gr della Ciurma Pirata del 21/05/2021"
Gr della Ciurma Pirata del 07/05/2021
Gr della Ciurma Pirata del 30/04/2021
Gr della Ciurma Pirata 29-03-2021
Gr della Ciurma Pirata 22-03-2021
Intervento di Ucai - Universitar contro l'apartheid israeliano per la diretta del 25 aprile 2020
Il DittAttore, sampling dal film "Il Grande Dittatore"
Interventi e canti per il 25 aprile del CoroNavirus, coro nato dentro Xm24
Intervento dal cippo di Cavallazzo (Sasso Marconi), luogo della battaglia di Rasiglio dell'8 ottobre 1944
Lettura multilingue del testo "La Resistenza è possibile"
Racconti sull'attacco al carcere di San Giovanni in Monte del 9 agosto 1944, legge Vag61 per le mobilitazioni per il 25 aprile 2020
Cover della canzone "Il Galeone"
Intervento "Per una resistenza antiautoritaria ogni giorno" arrivato a radiospore per la diretta del 25 aprile 2020
Intervento dell'Associaizone Primo Moroni - Casona di ponticelli e letture partigiane per il 25 aprile 2020
"Noi partigiani bolognesi" cantata dal parchetto dietro Xm24 il 25 aprile 2020
Remix della canzone "Puoi uccidere, puoi morire" di FNG
Dai monti di Sarzana suonata al sassofono
Remix delle mondine di Bentivoglio
Cover della canzone "Dio è morto" di Francesco Guccici
Bella ciao cantata da una bambina
Bella ciao suonata con la tromba
Letture da Paesaggio con Donne in Risaia, spettacolo del teatro della memoria. Contributo inviato per la diretta del 25 aprile
"Il cavallo dei Gappisti", letture di Resistenze in Cirenaica per le mobilitazioni del 25 aprile 2020
Resistenze in Cirenaica legge "Un altro muro" di Beppe Fenoglio per le mobilitazioni del 25 aprile 2020
Spezzoni dell'intervista "Lungarno - ci chiamavano ribelli" inviata per la diretta del 25 aprile
Puntata di Vanloon, trasmissione in onda su Radio città Fujiko, dedicata alla resistenza e alla memoria. Inviata a radiospore per la diretta del 25 aprile
Resistenze in Cirenaica racconta la storia di Francesco Sabatucci, partigiano bolognese conosciuto come Cirillo o Franco, a cui è intolato il centro d'accoglienza della Cirenaica. Intervento per le mobilitazioni del 25 aprile 2020
Lettura su Carlo Jussi tratta dal libro "Gappista" di Renato Romagnoli)
Lettura della lettera di Pietro Benedetti, antifascista, militante del PCI, fucilato dai fascisti nel 1944
Lettura sulla partigiana jugoslva Vinka Kitarović, nomi di battaglia Nina, Vera, testo di Mariana Califano tratto da Resistenze in Cirenaica. Legge Resistenze in Cirenaica per le mobilitazioni del 25 aprile 2020
Lettura sul prigioniero russo Anatoli Abramov dal libro "Cippi e Luoghi della Memoria" di Comune di San Pietro in Casale e ANPI
Lettura di Fernanda Gulinelli
Interventi e letture del Tavolo educazione e scuole dell'Excaserma Sani, lettera di Orlando Orlandi, "Avevo due paure" di Giuseppe Colsani, lettera di Cesare Pavese
Intervento della Casona di Ponticelli per la diretta del 25 aprile 2020
Resoconto del saluto al cippo di in via di Saliceto, Bolognina, il 25 aprile 2020
Intervento dal cippo della Crocedelle Pradole per il 25 aprile 2020
Damiano dei Damianas suona "All you fascist bound to lose" di Woody Guthrie
Mujeres Libres e Resistenze in Cirenaica raccontano la storia di Irma Bandiera, partigiana bolognese, in occasione delle mobilitazioni per il 25 aprile 2020
Lettura sulla staffetta e partigiana "Edera" tratta dal libro "Nessuno può portarti un fiore" di Pino Cacucci, leggono le Mujeres Libres per la campagna Sister leggo per te
Gio e Nina leggono lettere di partigiane e partigiani della resistenza italiana e toscana e l'ultima lettera di Irma Bandiera
Intervento del padre di Orso, Lorenzo Orsetti, combattente per la libertà, orto in Kurdistan. Intervento raccolto da Vag61 in occasione delle mobilitazioni per il 25 aprile 2020
Racconti della liberazione di bologna e mix musicale per il 21 aprile 2020
Rassegna stampa del 25 aprile 2020 della redazione di Vanloon, programma in onda su radio città Fujiko. Ritrasmesso da radiospore per la diretta del 25 aprile 2020
Lettura dell'opuscolo sulla battaglia della Bolognina del 15 novembre 1944. Opuscolo autoprodotto dallo spazio pubblico autogestito Xm24
Lettura dal libro "Storia della Resistenza" di Marcello Flores e Mimmo Franzinelli, legge Resistenze in Cirenaica perle mobilitazioni del 25 aprile 2020
Lettura del capitolo "Mimma" dal libro "Ribelli" di Pino Cacucci, sulla partigiana Irma Bandiera, nome di battaglia Mimma, leggono le Mujeres Libres per il 25 aprile e la campagna Sister leggo per te
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Colonna solidale autogestita
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Italia, Emila-Romagna, Bologna
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2020-04-25
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Interventi
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colonnaSolidaleAutogestita, bologna, solidariet, 25aprile, resistenza, liberazione, facciamoliUscire,rentStrike
[1.7 MB
| 2 mins, 50 secs
| 88 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 16000kHz]
Intervento della Colonna solidale autogestita, gruppo di mutuo appoggio di Bologna, informazioni sulle iniziative di solidarietà
Testimonianza di Marisa Colombara tratta da "Galliera, ricordi della Resistenza"
"La resa dei conti" tratto dal libro "Il campo giusto" di Elio Cicchetti, Fantomas
Mix resistente per la Liberazione di Bologna
Un frammento di La luna e i falò. Lettere, racconti, analisi, storie dalla Resistenza italiana, per un esercizio collettivo di memoria partigiana, una buona pratica resistenziale quotidiana
Lettura del 21 aprile: testimonianza di Tosca Bucarelli, da Ilenia Rossini (a cura di), La rivoluzione è un fiore che non muore - la voce delle donne nella Resistenza italiana, Red Star Press, Roma, 2014. Lettere, racconti, analisi, storie dalla Resistenza italiana, per un esercizio collettivo di memoria partigiana, una buona pratica resistenziale quotidiana.
Lettere, racconti, analisi, storie dalla Resistenza italiana, per un esercizio collettivo di memoria partigiana, una buona pratica resistenziale quotidiana.
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01
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Redazione Gr Radio Spore
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Italia, Emila-Romagna, Bologna
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2020-03-30
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GR
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covid19, lavoro, ambiente, patrickzaky, cas, acer, graffiti, educazione, chiuderelefabbriche, grandiopere, cprgradisca, assembleeradiofoniche, portogallo, palestina, solidarietinternazionale,
[22.4 MB
| 21 mins, 11 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Puntata del Gr di Radio Spore del 30/03/2020
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1
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-11-20
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s03p07
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mezzoradaria, notiziario, Firenze, procura, Riccardo Magherini, 118, arresto, deceduto, omicidio colposo, video, calci, percosse, morti
[5.3 MB
| 5 mins, 11 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
FIRENZE: La procura ha richiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo per i 4 carabinieri e i 3 soccorritori del 118 che hanno soccorso Riccardo Magherini, il 40enne deceduto nella notte tra il 2 e il 3 Marzo a Firenza mentre veniva arrestato. Uno dei militari deve rispondere anche di percosse perchè un video girato dai passanti mostra mentre lo colpisce con qualche calcio quando era già atterra immobilizzato - ROMA, Rebibbia: A 60 anni, malata di tumore e ancora detenuta - NAPOLI: Familiari di un detenuto 75enne denunciano che viene lasciato in cella senza cure - MONTELUPO FIORENTINO: Un detenuto per protesta da fuoco alla cella ma i giornali giornali locali si preoccupano solo di chi lavora al suo interno - FOSSOMBRONE: Un detenuto per protesta brucia i suppellettili della propria cella - CATANIA, Bicocca: Un detenuto in regime di alta sicurezza da fuoco alla sua cella. Sarà forse che ci dobbiamo chiedere il perché un uomo rischia la propria vita dando fuoco alla cella in cui è rinchiuso? - CIE, BARI: Grazie alla campagna dell'ordine dei giornalisti "Lasciateci entrare" questi riescono ad entrare si fa loro divieto di riprendere e fotografare - SPOLETO, Maiano: Il direttore del penitenziario Luca Sardella trova inqualificabile e smentisce tutte le accuse formulate a suo indirizzo e a quello dei suoi collaboratori e si riserva di disporre una querela per vie legali per i documenti redatti e firmati dal garante dei detenuti regionale Luca Fiorio con i quali contesta una raffica di anomalie osservate all'interno di quel carcere - LAVORO: Andrea Esposito in una lettera scritta al presidente dell'associazione ex detenuti organizzati di Napoli Pietro Ioia, descrive così le case lavoro: "Per 2 anni l'internato non lavora in pratica viene solamente escluso dalla società per 24 mesi con il risultato che quando esce è ancora più isolato ed emarginato di prima, io non ho imparato nulla!" - NOTAV: Sono 9 anni e 6 mesi gli anni richiesti per i compagni Chiara, Niccolò, Mattia, Claudio dai PM Padalino e Rinaudo dopo una inverosimile requisitoria farcita di un lessico proprio solo al sistema che difendono. La solidarietà però non tarda ad arrivare: a Venezia è stata imbrattato il tribunale con scritte contro l'alta velocità mentre a Milano sono stati sfasciati bancomat e auto di lusso
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-07-31
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s02p43
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mezzoradaria, cassa aracnide, solidariet, anarchici, repressione, affinit, vegan, alta sorveglianza, AS2, video conferenza, Cutr, evasione,
[6.9 MB
| 6 mins, 40 secs
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- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Parliamo di una forma di solidarietà insieme ad un compagno della Cassa Aracnide: Che cos'è una cassa di solidarietà? Come mai la scelta di seguire anarchici? Come si articola il lavoro di far sapere dentro le cose che succedono fuori e viceversa? A cosa serve? Come si articolano i benefit? Perchè questo nome? Vuoi raccontarci la situazione dei compagni che seguite?
Tutorial de edicion de video en BLENDER
Sinossi:
Ameer ha solo 12 anni, ma è già un adulto.
Ogni pomeriggio, dopo la scuola, porta al pascolo il gregge di pecore della propria famiglia.
Ameer ha un sogno, tramandato di generazione in generazione: vedere la propria terra e il proprio popolo liberati dalle ingiustizie dell’occupazione militare israeliana.
Tutto questo non è un film. Questa è la realtà quotidiana di Ameer.
Benvenuti ad At-Tuwani, piccolo villaggio palestinese di contadini incastrato nelle aride colline a sud-est di Hebron, nella cosiddetta Area C della West Bank. Sotto costante minaccia di evacuazione dal 1999, il villaggio è oggetto di ripetuti attacchi da parte dei coloni israeliani che vivono nel vicino insediamento di Ma’on. In risposta a tutto questo consolidato sistema di ingiustizie, da dieci anni è nato il Comitato di Resistenza popolare, diretta espressione della rivolta della classe contadina locale e contemporaneamente potente destabilizzatore dei meccanismi di controllo e repressione attuati dall’occupazione israeliana.
L’esperimento politico dal basso di At-Tuwani mette in mostra come le radici profonde dell’odierna società palestinese attraversino una fase di profondo mutamento. Con il supporto e la collaborazione degli attivisti israeliani, il movimento sta crescendo e si sta affermando in chiave regionale come uno dei possibili percorsi per costruire ed immaginare un nuovo futuro.
Sinossi:
Ameer ha solo 12 anni, ma è già un adulto.
Ogni pomeriggio, dopo la scuola, porta al pascolo il gregge di pecore della propria famiglia.
Ameer ha un sogno, tramandato di generazione in generazione: vedere la propria terra e il proprio popolo liberati dalle ingiustizie dell’occupazione militare israeliana.
Tutto questo non è un film. Questa è la realtà quotidiana di Ameer.
Benvenuti ad At-Tuwani, piccolo villaggio palestinese di contadini incastrato nelle aride colline a sud-est di Hebron, nella cosiddetta Area C della West Bank. Sotto costante minaccia di evacuazione dal 1999, il villaggio è oggetto di ripetuti attacchi da parte dei coloni israeliani che vivono nel vicino insediamento di Ma’on. In risposta a tutto questo consolidato sistema di ingiustizie, da dieci anni è nato il Comitato di Resistenza popolare, diretta espressione della rivolta della classe contadina locale e contemporaneamente potente destabilizzatore dei meccanismi di controllo e repressione attuati dall’occupazione israeliana.
L’esperimento politico dal basso di At-Tuwani mette in mostra come le radici profonde dell’odierna società palestinese attraversino una fase di profondo mutamento. Con il supporto e la collaborazione degli attivisti israeliani, il movimento sta crescendo e si sta affermando in chiave regionale come uno dei possibili percorsi per costruire ed immaginare un nuovo futuro.
Credits:
Regia, riprese e montaggio:
Andrea Paco Mariani
Nicola Zambelli
Post-produzione audio:
Vasco Fondra
Colonna sonora originale:
Radiodervish
Claudio Cadei, Simone Marcandalli e Valentina Rebaudengo
Luca Figliuoli e Alessandro Pedretti
Produzione:
Smk Videofactory – 2011
Credits:
Regia, riprese e montaggio:
Andrea Paco Mariani
Nicola Zambelli
Post-produzione audio:
Vasco Fondra
Colonna sonora originale:
Radiodervish
Claudio Cadei, Simone Marcandalli e Valentina Rebaudengo
Luca Figliuoli e Alessandro Pedretti
Produzione:
Smk Videofactory – 2011
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Sinossi:
Ameer ha solo 12 anni, ma è già un adulto.
Ogni pomeriggio, dopo la scuola, porta al pascolo il gregge di pecore della propria famiglia.
Ameer ha un sogno, tramandato di generazione in generazione: vedere la propria terra e il proprio popolo liberati dalle ingiustizie dell’occupazione militare israeliana.
Tutto questo non è un film. Questa è la realtà quotidiana di Ameer.
Benvenuti ad At-Tuwani, piccolo villaggio palestinese di contadini incastrato nelle aride colline a sud-est di Hebron, nella cosiddetta Area C della West Bank. Sotto costante minaccia di evacuazione dal 1999, il villaggio è oggetto di ripetuti attacchi da parte dei coloni israeliani che vivono nel vicino insediamento di Ma’on. In risposta a tutto questo consolidato sistema di ingiustizie, da dieci anni è nato il Comitato di Resistenza popolare, diretta espressione della rivolta della classe contadina locale e contemporaneamente potente destabilizzatore dei meccanismi di controllo e repressione attuati dall’occupazione israeliana.
L’esperimento politico dal basso di At-Tuwani mette in mostra come le radici profonde dell’odierna società palestinese attraversino una fase di profondo mutamento. Con il supporto e la collaborazione degli attivisti israeliani, il movimento sta crescendo e si sta affermando in chiave regionale come uno dei possibili percorsi per costruire ed immaginare un nuovo futuro.
Ore 22.30
Concerto MARMAJA
Una delle realtà più interessanti e attive del panorama folk-rock indipendente polesano.
Nati sul finire degli anni ’80, hanno solcato i palchi di mezza Italia, aggiudicandosi numerosi premi, grazie all’alto tasso poetico dei testi accompagnati da una musica energetica e ballabile.
Per l’occasione, il gruppo presenterà l’ultimo lavoro, “7”, uscito nell’ottobre 2011.
Nella crisi economica che nel 2001 ha investito l’Argentina nascono centinaia di imprese recuperate e gestite dagli stessi lavoratori e lavoratrici. È una risposta spontanea alla disoccupazione e alla precarietà del lavoro e della vita messa in campo da uomini e donne che decidono di unirsi ed organizzarsi.
A distanza di dieci anni Zanon, ora Fabrica Sin Patrones,continua ad esistere e a rappresentare una proposta viva, possibile e reale di organizzazione del lavoro, divenuto finalmente bene comune e della società in generale.
Soggetto ed interviste: Marco Semenzin, Silvia Torneri
Riprese e montaggio: Andrea Paco Mariani
Post-produzione audio: Vasco Fondra
Footage d’Archivio: Gruppo Alavio
Smk Videofactory – 2011
Marabbo dell'archivio popolare Antonio Rubbi di Medicina cerca di ricostruire una questione da troppo tempo sottociuta, ovvero come gli anarchici hanno partecipato alla lotta di liberazione contro le forze nazi-fascista
Ciro è un giovane pugile di Napoli, dell’antico quartiere Ventaglieri, nel centro storico della città. La sua storia è quella di un mite che pratica uno sport di sfida cruenta e che, nella parte di mondo nella quale vive, aggredisce le difficoltà della vita con tenerezza e silenziosa tenacia, da campione leale. Il film racconta i silenzi, il respiro, i corpi, i ring, le urla dei tifosi-bambini, la tenerezza di Ciro in forte contrasto con la rudezza del mondo della boxe, il rapporto che ha con la madre, con la fidanzata Annarita e con i suoi due mentori, Geppino Silvestri, uno dei più grandi maestri italiani di pugilato e suo figlio Lino, che hanno cominciato a prendersi cura di lui fin da tredicenne. Il suo è un vero atto di resistenza alla condizione di solitudine in cui ci si può trovare quando si ricevono responsabilità premature e si vive in uno Stato che non ti conosce e non ti riconosce.
Nonostante tutto Ciro vuole farcela, si avvilisce, si chiude, poi trova la forza e riparte.
Ciro è un giovane pugile di Napoli, dell’antico quartiere Ventaglieri, nel centro storico della città. La sua storia è quella di un mite che pratica uno sport di sfida cruenta e che, nella parte di mondo nella quale vive, aggredisce le difficoltà della vita con tenerezza e silenziosa tenacia, da campione leale. Il film racconta i silenzi, il respiro, i corpi, i ring, le urla dei tifosi-bambini, la tenerezza di Ciro in forte contrasto con la rudezza del mondo della boxe, il rapporto che ha con la madre, con la fidanzata Annarita e con i suoi due mentori, Geppino Silvestri, uno dei più grandi maestri italiani di pugilato e suo figlio Lino, che hanno cominciato a prendersi cura di lui fin da tredicenne. Il suo è un vero atto di resistenza alla condizione di solitudine in cui ci si può trovare quando si ricevono responsabilità premature e si vive in uno Stato che non ti conosce e non ti riconosce.
Nonostante tutto Ciro vuole farcela, si avvilisce, si chiude, poi trova la forza e riparte.
scritto, fotografato e diretto da Marcello Sannino
Parallelo 41 produzioni
(Italia, 2009 – 57 minuti, DigiBeta)
Sarà presente il regista
Ciro è un giovane pugile di Napoli, dell’antico quartiere Ventaglieri, nel centro storico della città. La sua storia è quella di un mite che pratica uno sport di sfida cruenta e che, nella parte di mondo nella quale vive, aggredisce le difficoltà della vita con tenerezza e silenziosa tenacia, da campione leale. Il film racconta i silenzi, il respiro, i corpi, i ring, le urla dei tifosi-bambini, la tenerezza di Ciro in forte contrasto con la rudezza del mondo della boxe, il rapporto che ha con la madre, con la fidanzata Annarita e con i suoi due mentori, Geppino Silvestri, uno dei più grandi maestri italiani di pugilato e suo figlio Lino, che hanno cominciato a prendersi cura di lui fin da tredicenne. Il suo è un vero atto di resistenza alla condizione di solitudine in cui ci si può trovare quando si ricevono responsabilità premature e si vive in uno Stato che non ti conosce e non ti riconosce.
Nonostante tutto Ciro vuole farcela, si avvilisce, si chiude, poi trova la forza e riparte.
Al centro di questa monografia vi sono gli immaginari di un gruppo di ragazzi di origine straniera, tutti pugili dilettanti di una palestra di boxe della Bolognina, quartiere della prima periferia bolognese. Entrare in questa palestra nata nel 1950 ha significato fare i conti con cinquant’anni di pugilato a Bologna, con la storia di uno sport nato nei circoli del Dopolavoro operaio, con la cultura della socialità e del tempo libero in uno dei territori più “popolari” della città. Per questa società pugilistica hanno combattuto, infatti, molti operai che lavoravano nelle numerose fabbriche metalmeccaniche che hanno caratterizzato il territorio della Bolognina. Dall’inizio degli anni Ottanta, con la chiusura delle fabbriche metalmeccaniche e con il contemporaneo arrivo nel quartiere dei primi immigrati – la Bolognina è oggi il territorio in cui la loro presenza in città è più significativa -, la palestra ha aperto le porte a pugili di origine non italiana, cambiando i metodi di insegnamento, i tempi di allenamento, la stessa organizzazione sociale. Oggi i giovani pugili che vi si allenano sono adolescenti, dai 12 ai 25 anni, che in parte frequentano la scuola, gli istituti tecnici della Bolognina, in parte sono alle prese con le prime esperienze nel mondo del lavoro. Le loro storie sono al centro di questo libro in cui una palestra di boxe è utilizzata come finestra per leggere le trasformazioni che hanno caratterizzato questa prima periferia di Bologna negli ultimi anni.
Viene spiegato come in Italia le normative europee vengono recepite infine Raffaele chiude
3 Interventi dal pubblico: 1) Approfondimento su Infiltrazioni Ndrangheta nella giunta di desio e sulla Prestigiacomo e la legge che diminuisce le pene per i reati ambientali. 2) Come informarsi in casi come questo? I media malati & Il meccanismo del governo della deroga delle leggi in casi di emergenza nella quale si infila sempre la protezione civile 3) Richiesta di approfondimento sul caso Hera
Raffaele spiega come vengono distribuiti i materiali che produciamo e approfondisce su come il gruppo di produzione ha lavorato
Introduzione di Raffaele alla visione del documentario: "Un po di petrolio" prodotto da Teleimmagini?&insuTV
Raffaele fa un escursus sulle vecchie e nuove produzioni di InsuTV in collaborazione con Teleimmagini?
Raffaele introduce Gabriele Bollini della Rete Ecologista Bolognese. Bollini descrive un po' gli ambiti interessanti che secondo lui il documentario tocca cercando di descrivere gli argomenti che la discussione potra' approfondire
Gabriele Bollini analizza i mali di hera e i metodi per lasciare alle spalle la multi utility
Gabriele Bollini parla dei referendum prossimi: sul nucleare, l'acqua e..
Diario partigiano di Anna Zangrandi
Diario partigiano di Anna Zangrandi
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